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Elisabetta Palisi



«Machina» dalla sua fondazione si è avvalsa della collaborazione di numerosi artisti, tra questi: Nanni Balestrini, Thomas Berra, Maurizio Cannavacciulo, Chiara Susanna Crespi, Pietro Fortuna, Roberto Gelini, Roberto Rup Paolini, Andrea Salvino, Christopher Wood. A loro si aggiunge ora Elisabetta Palisi, della quale pubblichiamo di seguito una nota biografica. Grazie Elisabetta.


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Elisabetta Palisi, in arte quasi sempre «Liz Van Der Nüll», nasce a Bologna nel 1987. Dopo una laurea in filosofia conseguita a Ferrara, si iscrive all’Accademia delle Belle Arti di Bologna dove segue l’indirizzo di pittura presso la cattedra di Simone Pellegrini. Durante il suo percorso accademico si reca a Vienna per frequentare la classe di post conceptual art practice, in cui inizia la sua ricerca mirata alla fusione tra disegno e riflessione filosofico-teorica sul presente. La sua formazione continua con un tirocinio formativo presso l’UAS, studio di grafica specializzato nella comunicazione di eventi e realtà culturali. In seguito lavora come collaboratrice alla didattica e assistente di cattedra al triennio di Pittura per due anni accademici durante i quali decide di iscriversi alla magistrale in Filosofia. Per Elisabetta Palisi il periodo pandemico costituisce un notevole blocco pratico ed emotivo durante il quale si rifugia nel conforto della pratica artistica così come dello studio.

Nel 2022 svolge la sua prima residenza artistica presso Le garage lab di Trento, progetto limitato a una settimana che alterna reclusione – durante la quale produce lavori in diurna e notturna – e raccolta in esterna di materiale per le strade della città (foto, appunti, impressioni, oggetti, storie). La stanza-cella del laboratorio diventa in quell’occasione uno spazio domestico forzato per poi fungere, al suo epilogo, da vero e proprio spazio espositivo. La seconda residenza artistica la svolge presso l’archivio milanese di Compulsive Archive che raccoglie autoproduzioni editoriali underground e politiche dagli anni Ottanta ai 2000. Lì sceglie di lavorare su piccoli sketchbook, illustrando testi tratti dalle fanzine e dalle pubblicazioni ivi consultate in cui riscontra assonanze con il sentimento «solastalgico» tipico del nostro tempo, così come con le inquietudini legate ai cambiamenti ecologico-sociali del presente. Dalla residenza nasce una mostra presso la galleria SUDO di Milano.

Nel 2023, presso la Casetta del Custode della Montagnola bolognese, prende forma la sua Chaos Reigns: un’esposizione artistica personale in collaborazione con Arci, Canicola, Maple Death records e De Press, sotto la curatela di Compulsive Archive. La mostra-evento raccoglie un’ampia selezione di lavori e stampe. L’inaugurazione viene accompagnata dal live set di Fera (Andrea de Franco).

Al momento sta tirando le fila di un nuovo progetto che vuole conciliare ricerca etnografica sul territorio e riflessione filosofica, prendendo in esame aree colpite da catastrofi industriali ed ecologiche. Il progetto prende il nome di SIN (siti di interesse nazionale) il cui primo esperimento si svolgerà a Trento attorno ai fatti di cronaca legati alla SLOI. L’obiettivo è quello di sensibilizzare sulle conseguenze così come sulle responsabilità e i risvolti profondi di tali avvenimenti.

Nel frattempo conclude la sua tesi per la Laurea Magistrale in scienze filosofiche, il cui testo recupera il pensiero di Ernesto De Martino sulle apocalissi culturali per metterlo in relazione con gli attuali vissuti della minaccia della fine di un mondo, il nostro. Confrontando la ricerca di De Martino con le più recenti ricerche di ecologia politica, filosofia e studi sociali, ne discende una lettura del contemporaneo che pone l’accento sull’aspetto politico e pratico dell’esperienza della catastrofe.

Attualmente lavora come illustratrice freelance per realtà musicali e culturali bolognesi ed estere, collabora come art-director per consulenza su identità coordinate per eventi, linee editoriali e culturali.



Immagine

Elisabetta Palisi, Possalaneve, 4, 2013

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