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Lessico gramsciano. Cinque concetti chiave

Presentazione del corso dell'Università parallela di Doc(k)s


Gramsci

In questo articolo è presentato il corso dell'«Università Parallela» di Docks, Lessico gramsciano. Cinque concetti chiave, che inizierà il 21 novembre.

Per informazioni sul corso scrivere a: docksaps@gmail.com.

Qui l'articolo che spiega il progetto di Docks.


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Il corso di formazione Lessico gramsciano. Cinque concetti chiave intende proporre un primo incontro con i Quaderni del carcere. Le lezioni avranno lo scopo di introdurre al metodo storico-critico-filologico e di interagire con la rete relazionale dei concetti gramsciani. Antonio Gramsci è uno dei pensatori italiani più letti e studiati al mondo: dai Subaltern Studies ai Post-Colonial Studies fino ad arrivare alle letture politiche sudamericane. Il merito di queste letture è stato quello di avere inaugurato una nuova e originale stagione di studi gramsciani che è stata, tuttavia, carente spesso carente dal punto di vista filologico. Il corso cercherà di fornire alcuni strumenti per introdurre a un metodo di lettura che superi l’uso dei Quaderni attraverso l’analisi testuale e storico-critica dei Quaderni, proponendo una salda ermeneutica adeguata alle difficoltà del testo gramsciano. Nel corso delle lezioni si cercherà, dunque, di ricostruire il contesto sorgivo delle analisi dei Quaderni, la funzione di alcuni concetti chiave e il loro esito nella letteratura scientifica e politica contemporanea. Dalla novità rappresentata dalla gramsciana filosofia della praxis, alle sue riflessioni sull’americanismo e fordismo, passando per quelle sulla scuola e la formazione, si giungerà ad analizzare criticamente due dei concetti chiave con più successo dal punto di vista della ricezione globale: quelli di subalternità ed egemonia.


Primo incontro – 21 novembre: Metodo di lettura – autonomia (Federico Di Blasio). La prima parte della lezione sarà dedicata a raccontare una breve storia editoriale dei Quaderni del carcere. Ciò servirà a distinguere le tre differenti edizioni dei Quaderni per introdurre il lettore al metodo filologico. Stabilite le novità degli studi gramsciani contemporanei, si analizzerà il passaggio dal materialismo storico alla filosofia della praxis attraverso un’analisi testuale del concetto di autonomia. Per fare ciò, si approfondirà il retroterra filosofico-politico (Labriola, Consigli di fabbrica, etc.) e la novità apportata dal contributo gramsciano.


Secondo incontro – 27 novembre: Americanismo e fordismo (Pietro Maltese) La lezione affronterà le meditazioni gramsciane sull’americanismo e sul fordismo mostrandone il carattere innovativo in termini di analisi della tendenza e di ricognizione molecolare delle trasformazioni delle forme di vita connesse alle articolazioni delle condizioni di produzione delle merci e del valore. Verranno altresì riprese le numerose ermeneutiche che, nel corso degli anni, hanno, proprio a partire dalle pagine americane, mosso a Gramsci critiche di produttivismo lavorista.


Terzo incontro – 5 dicembre: Scuola e formazione (Chiara Meta) Esiste un principio educativo nella filosofia di Gramsci? A partire dall’analisi di questo interrogativo la lezione verterà, nella prima parte, nella messa in luce del ruolo e della centralità dei temi connessi alla formazione dell’uomo e alla teoria della personalità negli articoli giornalistici giovanili (1916-1918), all’interno dei quali, come si cercherà di evidenziare, emerge una critica serrata al modello di sapere e di formazione destinato al popolo proposto dal Partito socialista italiano e dalla sua dirigenza, considerato dal giovane Gramsci intriso di dottrina positivista, incentrato su una visione passivizzante in merito ai metodi educativi proposti e destinato a far permanere le masse in una condizione di subalternità. Attraverso la critica che egli mette in campo e dall’analisi di alcuni testi pre-carcerari, si cercherà di evidenziare la particolarissima visione dell’educazione presente già nel giovane dirigente politico, affine al neoidealismo di Croce e Gentile ma anche ad alcune «teorie della personalità» proprie delle avanguardie di inizio Novecento europee e italiane, esterne alla tradizione del marxismo della Seconda Internazionale.


Quarto incontro – 12 dicembre: Egemonia (Fortunato M. Cacciatore) Nell’intervento, si proverà, in una prima parte, a ricostruire il formarsi del concetto gramsciano di «egemonia» dal periodo dell’Ordine Nuovo alla «teoria generale dell’egemonia» (Gianni Francioni) elaborata, con il concetto di «apparati egemonici», nei Quaderni del Carcere. In una seconda parte, si proverà a esporre e a criticare (sulla base della prima parte) alcune interpretazioni e alcuni usi del concetto di egemonia nel pensiero filosofico e politico più recente, attraverso un confronto tra le posizioni di Ernesto Laclau (Hegemony and Socialist Strategy; On Populist Reason), da un lato, e le posizioni di Michael Hardt e Toni Negri (Commonwealth; Assembly) dall’altra.


Quinto incontro – 19 dicembre: Subalternità (Anxo Garrido Fernandez) La nozione di «gruppi sociali subalterni» è una delle più fortunate tra quelle coniate da Gramsci ed è anche un elemento centrale nell’architettura concettuale dei Quaderni del carcere. Inoltre, nel mondo odierno, dove la crisi dei soggetti politici classici sembra consumata, questa categoria può svolgere un ruolo di primo piano dato il suo valore euristico all’ora di comprendere la pluralità di resistenze al dominio capitalistico che si verificano nell’attualità. E, soprattutto, può fare questo senza svincolare la spiegazione di queste resistenze, le sue capacità di agenzie differenziali e la possibilità della sua convergenza in un nuovo soggetto politico, del suo vincolo col piano sociale, cioè con le trasformazioni economiche caratteristiche del capitalismo contemporaneo.


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Federico Di Blasio è studente di dottorato in Scienze della Cultura presso l’Università degli Studi di Palermo.


Pietro Maltese insegna Pedagogia Generale e Sociale all’Università degli Studi di Palermo. Entrambi studiosi di Gramsci, nel 2022 hanno curato con la Biblioteca Autogestita «Potere e Sapere» di Palermo il corso «L’officina operaista. Fonti metodi, strategie» per Punto Input.

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