Tradate. Ristrutturazione del mercato del lavoro e nuova composizione di classe
Ricerca condotta da Sergio Bianchi per conto della segreteria Fim-Cisl Varese-Laghi (1991)
Questa ricerca mi fu commissionata trent’anni fa da un ambito sindacale del mio territorio di origine. Nel corso degli anni Settanta non poche erano state le polemiche, e anche gli scontri, tra la questa e le altre aree sindacali e la componente politica nella quale militavo. Uno scontro interno al movimento operaio, quello istituzionale e l’altro, il nostro, quello autonomo.
Ma poi, sul finire del decennio, nei confronti dei padroni perdemmo comunque sia noi che loro, e gli Ottanta furono gli anni di una ristrutturazione radicale del mercato del lavoro che ridisegnò la composizione di classe e poi la società nel suo complesso, impiantando le condizioni materiali che determinarono la rivolta leghista lombarda che vedrà la luce proprio in quegli specifici luoghi.
L’affido da parte sindacale di una simile ricerca a un «autonomo», pure giuridicamente criminalizzato per anni come «terrorista», anche se poi seguì un happy end assolutorio, dimostrava, piuttosto contraddittoriamente, il riconoscimento di un sapere comunque utile alla comprensione di ciò che nella realtà produttiva territoriale era andato trasformandosi.
D’altra parte nella stessa contingenza temporale era accaduto un altro fatto che controvertiva la criminalizzazione di quel movimento autonomo.
«Bisogna considerare che in quei paesi di provincia [nella seconda metà degli anni Settanta] messi tutti assieme costituivamo un aggregato che contava, compresa l’aria amicale varia, 500 persone (…) Questo è significativo della quantità di soggetti con cui siamo entrati in rapporto, al tipo di espansione e di realtà sociale che rappresentavamo. Facendo una divagazione, si pensi che a distanza i dieci anni dalla repressione [nel maggio 1990] e dalle altre cose che hanno azzerato tutto, comunque dalla fine di quell’aggregato con quelle caratteristiche, un po’ per gioco e un po’ sul serio alcuni di noi hanno dato vita a una lista elettorale nella cittadina di Tradate che ha guadagnato il 10,5% dei voti, cioè qualche punto in meno del Partito comunista, e una parte di queste persone avevano vissuto anche la storia della galera, erano stati additati come terroristi (da: Sergio Bianchi, Figli di nessuno. Storia di un movimento autonomo, Milieu, Milano 2016)».
Quella ricerca non diede comunque corso ad alcun successivo rapporto di collaborazione. A quella componente sindacale interessava un’analisi condotta con criteri esterni ai suoi ambiti tradizionali per cercare di comprendere le ragioni della progressiva crisi di rappresentanza che stava scontando, a me (a noi), serviva piuttosto per verificare una serie di ipotesi che in quel periodo andavano maturando in ambiti di riflessione interni alla ripresa di quel lavoro teorico che assumerà negli anni successivi la nominazione, non so quanto appropriata, di post-operaismo.
Della ricerca in questione non vengono qui riprodotte le parti relative ai dati statistici.
S.B.
Qui è possibile scaricare il Pdf integrale dell'inchiesta:
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