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Blue/Derive



Nella primavera 1996 all’interno del circuito della rivista DeriveApprodi, che aveva all’attivo già 10 numeri più lo 0, si aprì una discussione sull’opportunità di affrontare nel n. 11, in collaborazione con la rivista di immaginario erotico «Blue» diretta da Francesco Coniglio, il tema della sessualità. Apriti cielo. Coloro che avevano dato vita nel ’90 a «Luogo Comune», e che erano confluiti nell’ambito redazionale di «DeriveApprodi» solo dall’ultimo numero pubblicato, il 9/10, fuoriuscirono tutti – tranne Lanfranco Caminiti – ritenendo la questione demenziale e dequalificante (rientrarono poi tutti un paio di anni dopo per il n. 18, che risultò senz’altro tra i migliori della serie). Nonostante quella grave emorragia si tirò innanzi, e nell’impresa si coinvolsero molte persone e realtà collettive, tra le quali Franco Berardi Bifo, Tiziana Villani, Ilaria Bussoni, Luther Blisset, Sandrone Dazieri, gli scrittori Nanni Balestrini, Aldo Nove, Tommaso Ottonieri, Rossana Campo; gli editori Pierre Della Vigna di Mimesis e Castelvecchi nella veste del Reverendo Cooper del fortunato Sesso estremo; i fumettisti e illustratori José Muñoz, Prof. Bad Trip, Matteo Guarnaccia, Miguel Angel Martin, Valerio Bindi, Roberto Grossi, Andrea Guerra. Insomma una bella banda. Ripensandoci a ventisei anni di distanza quell’iniziativa che allora aveva suscitato tanta contrarietà si era rivelata col tempo una giusta premonizione. La «seconda rivoluzione sessuale» – così era il titolo della pubblicazione – covava per esempio nello strutturarsi di quella rete telematica interconnettiva che ha poi determinato la pervasività di una pornografia de-erotizzante. Il numero, il cui stile grafico risultò piuttosto punk, fu stampato, mi pare di ricordare, in 14.000 copie e fu venduto nelle edicole, oltre che nelle librerie.


Alcune copie di questa rivista sono ancora acquistabili presso l’editore DeriveApprodi (www.deriveapprodi.org).


La rivista è scaricabile in versione integrale: qui sotto il PDF.



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