a cura di Teresa Dalmaviva, Luca Perrone, Marco Scavino
Poco più di sei anni fa, il 19 luglio 2016, moriva Mario Dalmaviva, detto amichevolmente Marione per la sua stazza fisica imponente, la sua voce profonda e tonante, la sua carica di simpatia e di ironia, la sua straordinaria capacità di comunicazione. Militante rivoluzionario, tra i principali animatori nel 1969 del movimento nato attorno agli scioperi autonomi alla Fiat Mirafiori, poi dirigente nazionale di Potere operaio, arrestato nel 1979 nell’ambito dell’operazione «7 aprile», detenuto per cinque anni in attesa di giudizio, Mario è stato una figura di grande rilievo nella storia delle lotte e delle organizzazioni di classe di quella stagione.
Il modo più giusto di ricordarlo, però, ci sembra quello di evitare qualsiasi tono celebrativo, o peggio ancora agiografico, anche perché di certo a lui non sarebbe piaciuto. Abbiamo preferito sottolineare invece alcuni aspetti del suo profilo politico e umano, del suo carattere, delle sue esperienze, che ne fanno un personaggio un po’ particolare, nell’ambito dell’operaismo italiano.
Per farlo abbiamo scelto di pubblicare soprattutto materiali inediti, o poco conosciuti, tra cui un’intervista rilasciata nel 1985 a Luisa Passerini, ricchissima di informazioni sulla sua vita e di considerazioni critiche (e autocritiche) sulle sue esperienze politiche nell’ambito delle lotte e delle prospettive rivoluzionarie degli anni Settanta. Seguono alcuni ricordi e testimonianze inedite di amici e compagni, una piccola selezione di documenti attribuibili con sicurezza a Mario (o comunque da lui ispirati) e infine una sezione dedicata alla ricostruzione di come nacque il vignettista che, firmandosi Viva, raccontava con disincantata ironia la sconfitta di un pezzo di generazione politica rinchiusa in carcere.
Immagine: Foto di Tano D'Amico, che ringraziamo
Qui sotto è possibile scaricare il Pdf del libro:
Comments